Si è iniziato a connotare le perle come degli oggetti fantastici sin dall’VIII a.C.
“Si aprono quasi sbadigliassero, si riempiono di rugiada che le feconda e partoriscono poi perle”: così Plinio descrisse il processo di formazione delle ostriche, richiamando un’antica leggenda araba secondo la quale le perle altro non sono che gocce di rugiada cadute in mare durante una notte di luna piena e “bevute” dalle ostriche.

Molti sono i miti correlati a queste pregiate pietre: calmavano l’ira, lenivano i dolori di stomaco, sbiancavano la pelle, rinsaldavano le amicizie e accendevano la passione.
Per i Greci, le perle simboleggiavano il fascino della dea dell’amore: si credeva che Venere fosse nata dalla spuma del mare completamente nuda, ma con perle attorno al collo.

Regalare perle è un gesto importante per la forte valenza simbolica ad esse correlata e per il valore che conservanol nel tempo.
Ad esempio regalare un filo di perle per la laurea è un gesto classico ed elegante, con una forte simbologia. E’ un ottimo augurio per un futuro radioso, e rappresenta un atto intenso, specie se in linea con la personalità, colta e raffinata della neolaureata.

Regalare perle per il matrimonio è invece un’usanza antica, in quanto sono da sempre emblema di purezza: basti pensare che sono sovente attribuite dai cristiani alla Vergine Maria, spesso definita nei testi sacri come “Perla”, nel senso di “Pura.

Il pregio della perla cresce al crescere di tre fattori, che sono lucentezza, dimensione e forma. Più la perla è grande, più dev’essere grande l’ostrica che la contiene, e la sua rarità le conferirà un valore maggiore; per quanto concerne la forma, la stima della pietra cresce con la sua regolarità. La lucentezza della perla è data dal grado di perlagione, ossia dalla quantità di strati di conchiolina che si sovrappongono: più sono gli strati, maggiore sarà lo spessore e quindi la resistenza ed il valore della perla.

Prendersi cura delle proprie Perle

Innanzi tutto è bene ricordare che è preferibile evitare di indossare perle in spiaggia o quando si pratica sport: sudore e sabbia, acqua di mare o cloro potrebbero danneggiare i gioielli.
Lacche, cosmetici e profumi contengono sostanze chimiche che a lungo andare risultano dannose per il lustro di queste preziose pietre. Un utile accorgimento è quello di indossare i gioielli di perle solo dopo l’utilizzo dei vari cosmetici.
Data la presenza di sostanze acide nelle secrezioni cutanee, è una buona abitudine pulire le perle con un panno morbido umido prima di riporle nell’apposita custodia (evitare materiali abrasivi, quali spazzolini). Le perle andrebbero custodite separatamente da elementi duri, come spille o diamanti, poiché potrebbero graffiarle e danneggiarle.

I vari tipi di Perle

Per evitare lo sfinimento delle colonie di ostriche, si è iniziato a coltivarle ed è possibile distinguere quattro categorie di perle: Akoya, perle d’acqua dolce, Perle di Tahiti e South Pacific Pearls.
Le Perle Akoya, note per la buona lucentezza e per la loro forma rotonda, sono famose per l’immagine elegante, tradizionale e classica che conferiscono. Il loro diametro varia tra i 2 e i 9 mm, e sono coltivate per lo più tra Giappone, Cina e Vietnam.
Le Perle d’acqua dolce, pur essendo delicate, sono molto resistenti. Provengono principalmente dalla Cina, e ad oggi possono raggiungere i 14 mm di diametro vantando una forma eccezionalmente sferica, mentre prima esse erano particolarmente irregolari. Gli elementi caratterizzanti di queste eccezionali pietre sono le colorazioni pastello ed una discreta lucentezza.
Quando si parla di perle nere ci si riferisce quasi sempre alle Perle di Tahiti, prodotte da un’ostrica molto delicata e pertanto complicata da coltivare. Provengono dalle isole dell’arcipelago della Polinesia Francese e possono presentarsi in molteplici tinte: nere, grigie, verdi, viola, blu o rosse.
Le South Pacific Pearls risultano grandi, eleganti e dalla lucentezza setosa; spesso ci si riferisce a questa preziosa perla denominandola “Regina delle Gemme e gemma delle regine”. Sono coltivate in tutto l’Oceano Pacifico ed Indiano, e i loro colori spaziano dal bianco all’argento, sino al particolarissimo color oro. Il loro pregio è dovuto anche alle loro spiccate dimensioni: possono raggiungere i 20 mm di diametro!

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