Come sappiamo i gioielli spesso presentano alcune differenze a livello di oro: troviamo ad esempio gioielli in oro bianco, in oro giallo o in oro rosa. Per chi non ne fosse a conoscenza, l’oro è un metallo che si trova in natura, ma nel suo stato puro è molto malleabile e duttile. Questo implica proprio che, nel suo stato naturale, l’oro sia poco utilizzato per la creazione dei gioielli. Sarebbe troppo morbido e si deformerebbe facilmente, inoltre non potrebbe contenere pietre preziose, poiché queste tenderebbero a cadere.

Cosa si fa allora per rendere utilizzabile l’oro?

Quello che si va a fare è sostanzialmente legarlo chimicamente ad altri elementi, realizzando quindi delle leghe così da aumentarne la durezza. L’oro giallo è una lega composta da oro, argento e rame, l’oro bianco invece è una lega di oro, nichel (entro i termini di legge) o palladio e infine, l’oro rosa è una lega di oro e rame. Dunque possiamo chiaramente vedere come i tre differenti tipi di ori siano in realtà tre differenti tipi di leghe. Il metallo che si lega all’oro conferisce a questo proprio la colorazione che vediamo.

In generale osserviamo come l’oro giallo sia quello più comunemente utilizzato e, in genere, è anche quello che viene associato comunemente all’idea di un gioiello di grosso valore. Il fatto che il suo colore sia giallo suscita nelle persone un’idea di purezza innata e questo aiuta quindi a far accrescere il suo valore. In ogni caso, comunque, come abbiamo spiegato in realtà anche in questo caso no si tratta di oro puro, ma bensì di leghe di oro e altri metalli.

Oro, argento e rame – Purezza garantita?

Come già spiegato l’oro giallo è una lega composta da oro, argento e rame. Dunque il coloro dipende dai metalli che legano con l’oro stesso. Ovviamente questo non andrà a inficiare sul valore del gioiello che invece non dipende dal suo colore. Per determinare il suo valore si fa riferimento alla percentuale di oro puro (ovvero a 24 karati). Se siamo davanti a una percentuale maggiore del 50% ma minore di 75% saremo davanti a un oro a 14 karati, se invece la percentuale supera il 75% saremo davanti a un oro a 18 karati. Dunque non dovete farvi ingannare dal colore dell’oggetto, ma dalla quantità di oro presente al suo interno (non è tutto oro ciò che luccica!). Ricordiamo infatti ancora una volta che, sebbene l’oro sia giallo in natura, il suo utilizzo puro è poco richiesto e quindi la quasi totalità dell’oro in commercio è una lega. Per ricordarlo potete pensare al classico gesto che fanno i cercato d’oro: addentare la pepita. Se infatti sulla pietra rimane il segno dei denti, si tratta di oro, in caso contrario invece è solo pirite.

Nichel e palladio – Quanto vale?

  • Anche per quanto concerne l’oro bianco, siamo davanti a una lega, in questo caso composta da oro (sempre 14 o 18 karati), nichel (entro i termini di legge) o palladio. In questo caso la colorazione sarà più chiara, tendente all’argento. Anche per questo tipo di oro vediamo effettivamente differenti gioielli. In genere questo tipo di oro è più ricercato dai giovani che lo trovano un po’ più sobrio e meno impegnativo. Così come per quello giallo, anche qui il valore dipende sempre dalla percentuale di oro presente al suo interno. Se superiamo il 75% siamo davanti a un prodotto a 18 k Per quanto riguarda il restante 25% siamo davanti a un mix di materiali.
  •  Solitamente è usato in quei gioielli che vedono applicate moltissime gemme bianche, come i diamanti. Considerando che la nuova normativa contro le allergie mette un limite all’utilizzo del nichel, l’oro bianco viene di un colore tendente al giallo, per questo viene rivestito con il rodio, tramite procedimento galvanico, così da avere un colore più argenteo. Il colore del rodio, che è molto bianco.

Quanto è apprezzato il rosa?

Tra i diversi tipi di ori, troviamo anche quello che è l’oro rosa che, ultimamente, ha saputo abbastanza soddisfare le esigenze dei più. Ultimamente, infatti, la moda ha voluto conferirgli maggiore importanza e rilevanza.

Come abbiamo visto anche per gli altri tipi di ori, anche in questo caso si tratta di una lega e, in questo caso, è il rame a donare il colore rosato. La particolarità di questo oro è che è l’orafo a conferire questa sfumatura. Ovviamente più sarà presente rame al suo interno, più il colore tenderà al rosso. In generale sappiamo che una lega di oro rosa  contiene il 75% di oro e il 25% di rame e argento (si parla di oro rosa 18 karati).

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